Progetto F3 2013

P.O.N. 2007-2013: Con l’Europa, investiamo nel vostro futuro

Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 Obiettivo F/Azione 3   “Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione      sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti” FSE Obiettivo Convergenza Anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014 – Piano Azione Coesione.

F-3-FSE04_POR_CALABRIA-2013-4

Autorizzazione MIUR Prot. n: AOODGAI-3487 del 25/03/2013

 

LINKS

15 Aprile 2013 Rassegna Stampa Uniti contro la dispersione scolastica
19 Aprile 2013 Bandi esperti e tutor progetto F3
9 Maggio 2013 Bando Pubblicità
15 Maggio 2013 Graduatoria Tutor interni F3
15 Maggio 2013 Avviso Progetto F3
28 Maggio 2013 Graduatoria definitiva Tutor Interni F3
13 Giugno 2013 Graduatoria Esperti e Pubblicità F3
18 Giugno 2013 Rettifica graduatoria esperti F3
25 Giugno 2013 Graduatorie definitive esperti e pubblicità F3
8 Gennaio 2014 Variazione esperti esterni F3 Inglese
9 Gennaio 2014 PON F3 Variazione esperti esterni Giornalismo
22 Gennaio 2014 PON F3 Variazione esperti esterni Inglese
20 Febbraio 2014

 Articolo:Studentesse del Liceo Scienze Umane in visita a Palazzo De Nobili

24 Febbraio 2014

PON F3 Variazione esperti esterni Italiano

 

Prodotti e Lavori del Modulo "Stage Museale"

18 Ottobre 2013

Presentazione Stage Museale - Progetto PON F3

28 Ottobre 2013 Rassegna Stampa - L'archeologia vissuta sul campo da 40 studenti

Comunicato Stampa - “PEER EDUCATION” – EDUCAZIONE TRA PARI

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “E. FERMI” DI CATANZARO LIDO

“PEER EDUCATION” – EDUCAZIONE TRA PARI

Supporto educativo tra alunni al “FERMI “ di Catanzaro Lido

In pieno svolgimento le attività di “Peer Education” presso l’Istituto di Istruzione Superiore “E. Fermi” di Catanzaro Lido.

A conclusione di una complessa fase organizzativa, è diventata una realtà l’azione di “Educazione tra pari”, la strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status.

Gli aspiranti “Tutor” delle  terze e quarte classi, disponibili a realizzare interventi pomeridiani di supporto ad altri studenti, sono stati invitati a proporre la propria candidatura in relazione a varie  discipline, tra le quali Lingue straniere - Latino - Inglese -Matematica. E’ toccato ai Consigli di classe, dopo aver valutato preparazione e  maturità dei singoli studenti , vidimare le candidature e rendere attuativi gli interventi  regolamentati e documentati su un apposito registro.

Entusiasti i ragazzi: da una parte i “Tutor” che, oltre ad avere la possibilità di mettersi in gioco, acquisiranno punti di credito spendibili in sede di valutazione finale; dall’altra i “Discenti, i quali hanno l’opportunità di seguire azioni di recupero disciplinare che  aiutano  le famiglie ad evitare le consuete “lezioni private”.

 Il progetto  è stato fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Luigi A. Macrì il quale, a fronte di studi internazionali che a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, individuano nella Peer Education uno strumento di promozione della salute, prevenzione della droga e facilitazione dell’inserimento scolastico, ritiene tale pratica importante perché la sua implementazione va oltre il momento educativo e diviene una vera e propria occasione per il singolo adolescente, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti transferali intensi. “Iniziative come questa – ha affermato - devono caratterizzare il progetto formativo del nostro Istituto in quanto promuovono il valore della reciprocità e della responsabilità”.

La Peer Education, in estrema sintesi, indentifica una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status; un intervento che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Questa pratica va oltre la consueta pratica educativa e diviene una vera e propria occasione per il singolo soggetto, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti di intensa reciprocità.

Il Liceo scientifico 'Fermi' leader nella matematica!

Abbiamo il piacere di comunicare che, relativamente alle “Olimpiadi della Matematica”, l’alunno Marino Antonio della classe 4°E del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Catanzaro Lido, si  è classificato primo, con punti 55, alla Gara Provinciale del 21.02.2013 e potrà, pertanto, partecipare alla Gara Nazionale che si terrà a Cesenatico dal 9 al 12 maggio 2013.

LA VIOLENZA IN UN CLICK

Cyberbullismo, cybersesso, cyberstalking, grooming: conoscere per difendersi

LA VIOLENZA IN UN CLICK

Al “Fermi” di Lido due incontri formativi su: “dipendenze del nuovo millennio” e “tutela dei minori”

Giovedì 21 febbraio 2013 si è tenuto ,presso l'Auditorium del Liceo delle Scienze umane "E. Fermi" di Catanzaro Lido, un incontro formativo dal tema“Il virtuale è reale”, ossia dipendenze da Internet: come difendersi. L'incontro nasce dal Protocollo d' intesa instaurato tra il nostro Liceo, diretto dal dott. Luigi A. Macrì, e la Fondazione "Città Solidale" Onlus”, una realtà che ormai opera da diversi anni nella provincia di Catanzaro e si occupa di dare sostegno e accoglienza a tutti coloro che vivono situazioni di disagio. La Fondazione, diretta da Padre Piero Puglisi, agisce sul territorio attraverso le sue numerose case-famiglia e di prima accoglienza, gestite da vari operatori sociali. La collaborazione tra il Liceo e la Fondazione inizia nel mese di novembre, con l'iniziativa "Volontiamo", portata avanti da alcune classi dell’Istituto guidate dalle prof.sse M. Giacoma Cassarà, M. Beatrice Mancuso e Maria Prospero, che si sono occupate di svolgere attività di volontariato presso una delle strutture  di "Città Solidale". L’ incontro è stato tenuto dalla dott.ssa  Bongarzone, psicologa che opera all’interno della Fondazione e ha visto la partecipazione della dott.ssa Procopio e dell'avvocato Stefania Figliuzzi, presidente dell’associazione “Attivamente coinvolte” . Dopo un breve indirizzo di saluto da parte della prof.ssa Cassarà, la dott.ssa Bongarzone, attraverso l'uso di slide e filmati, ha focalizzato l’attenzione sulla relazione che può intercorrere tra le varie sempre più diffuse forme di  violenza e le nuove tecnologie. Sempre più spesso infatti  si sente parlare di cyberbullismo, cyberdipendenza e grooming: sono le nuove forme di violenza, quelle del terzo millennio; violenze che non avvengono più nelle vita reale, ma in un mondo virtuale, eppure non per questo meno pericolose e oppressive di quelle fisiche, perché le implicazioni psicologiche sono forse maggiormente crudeli.  La vittima di cyberbullismo infatti  può essere raggiunta ovunque e in qualunque momento, anche in casa propria. Le cronache testimoniano l’aumento smisurato di vittime che  nei casi estremi trovano nel suicidio l'unico modo per sfuggire lo stato di sofferenza. Il cyberbullismo dunque  non è un gioco! Video imbarazzanti o frasi minatorie caricate in rete, vissute dai bulli come semplici scherzi, mettono in pericolo, offendono, umiliano a tal punto chi ne è colpito, da rendere impossibile la sopportazione di un fardello così ingombrante. Che dire poi del grooming, termine inglese che sta ad indicare l'adescamento dei minori online, favorito dall'anonimato, grazie al quale molte persone perverse adescano ragazzi e ragazze sui social network approfittando della loro ingenuità. Senza negare i lati ormai innegabilmente positivi di Internet, è evidente quindi che i giovani vadano educati ad un corretto utilizzo del web!

La proiezione di filmati, video, cartelloni e lavori realizzati dalle ragazze delle classi coinvolte, in particolare III-IV-V C, III-V D, III G hanno trasformato l’incontro in una autentica giornata-studio caratterizzata da interesse e partecipazione , ma anche da coinvolgimento emotivo. Specie nella proiezione di filmati che mostrano come spesso la violenza da “virtuale diventa reale”. Ne è testimonianza l’altro tema scottante affrontato nella seconda parte dell’incontro dedicato alla violenza subita dalle donne, una vera piaga sociale e una tematica così delicata e attuale, che in un Istituto come il nostro non può non essere affrontata. La dott.ssa Procopio e l’avvocato Stefania Figliuzzi, hanno puntato l’attenzione sui meccanismi storico-culturali che rilegano la donna sempre in una posizione inferiore rispetto all'uomo di cui spesso è vittima, attraverso testimonianze dirette di donne le quali hanno vissuto questa grande tragedia che le ha segnate nel corpo e nello spirito.

 Infine è stato proiettato un video realizzato dal Ministero delle Pari Opportunità, con il coinvolgimento di numerosi partners tra i quali la Regione Calabria, Città Solidale, e altri enti tutti intenti a tutelare le donne che vivono in situazioni di disagio, il quale attraverso il racconto di storie vere ha voluto costituire un invito a tutte le donne che subiscono molestie (fisiche o psicologiche che siano) a denunciare e ad avere fiducia nelle istituzioni.”Giornate come questa – affermano le ragazze coinvolte -dovrebbero essere realizzate in tutte le scuole perchè solo sensibilizzando le nuove generazione si potrà fare in modo che la violenza venga sconfitta.”

Altrettanto interessante e in linea con il primo, anche il secondo incontro formativo tenutosi il 26 febbraio 2013, destinato ai docenti, in cui sempre la dott.ssa Bongarzone ha coinvolto i presenti alla riflessione su un tema altrettanto interessante: violenza sui minori. Fin dove può spingersi la responsabilità degli adulti, docenti, operatori sociali, genitori, nel momento in cui si viene a conoscenza di situazioni a rischio o di effettivo pericolo per un giovane? Quali le responsabilità, i limiti, i doveri , gli obblighi morali e civili? Fin dove ci si può o ci si deve spingere anche contro la volontà delle famiglie? Il tema ha suscitato favorevoli e interessanti riflessioni, guidate con professionalità  dalla dott.ssa Bongarzone  verso un’unica certezza: tutti abbiamo il dovere di denunciare ogni forma di violenza, sia quella subita direttamente dai minori, si quella inflitta alle tante donne che inevitabilmente si riflette sui minori. E a questo proposito l’intervento dell’avvocato Figliuzzi  è stato un invito a riflettere su questa realtà coinvolgendo direttamente i giovani con iniziative di vario genere , affinchè vengano educati all’unica certezza scaturita dall’incontro: nessuna violenza può essere tollerata!

UN’ESPERIENZA DA RIPETERE.....

Sabato 16 febbraio, nell’ Auditorium del nostro Istituto, si è svolto un incontro di riflessione sulla Giornata del Ricordo in memoria delle 15.000 vittime delle Foibe, a cura dei professori Maurizio Scarantino e Pietro Impera. Si è trattato di un modo suggestivo e innovativo di fare lezione che ha entusiasmato e coinvolto attivamente gli allievi delle classi quarte e quinte del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane. Dopo un breve indirizzo di saluto rivolto ai partecipanti da parte del Dirigente Scolastico Luigi Antonio Macrì è seguita da parte del professore Scarantino docente di  legislazione sociale un’ introduzione, e sulle note del brano “Viva la vida” dei Coldplay sono stati proiettati dei filmati in cui gli stessi protagonisti dell’ evento che ha interessato soprattutto il nord-est della nostra penisola, raccontavano la crudeltà di quei momenti. Ci troviamo nell’Italia, dopo il 1943, un’Italia già dilaniata da quella che era stata la più grande e sanguinosa guerra della storia; un’Italia che si appresta a rinascere, ma che si trova ad affrontare una tragedia forse ancora più grande di quella precedente e che per anni è stata dimenticata. “Nei libri di storia, purtroppo, viene riportato solo un piccolo trafiletto che riguarda le" Foibe" è quanto attestato dal  professore Impera, docente di storia e filosofia di quest’ Istituto, il quale, illustra, le cause della poca conoscenza di quest’evento. La vicenda si svolge al confine tra l’Italia e la Jugoslavia, in particolare in Istria, terra rivendicata dai Comunisti di Tito. La caratteristica di questo territorio montuoso sono le profonde fosse naturali scavate nella roccia carsica (dette appunto Foibe) e proprio qui venivano uccisi coloro che erano ritenuti colpevoli: ma colpevoli di cosa? E nei confronti di chi? Probabilmente è proprio questo che ha determinato l’oscurantismo nei confronti della vicenda delle Foibe: la mancata definizione precisa di una vittima e di un carnefice. “Arrivavano le S.S. e uccidevano gli italiani ritenuti Comunisti; arrivavano i Comunisti e uccidevano gli italiani ritenuti Fascisti ” è quanto riportato da Romano Cossi, uno dei sopravvissuti. Si può capire quindi l’atmosfera di confusione che vigeva in quel periodo: tutti potevano essere perseguitati, tutti erano perseguitati. Ecco perché il ricordo di questa triste vicenda è stato per anni relegato ai margini della coscienza collettiva. Per avere un’idea della crudeltà esercitata basti pensare che nelle fosse venivano gettati cani affinchè depredassero i cadaveri, o paglia accesa per soffocare coloro che erano ancora in vita. Infatti le vittime non venivano prima uccise e poi gettate, ma  venivano legate mani e piedi una decina di persone (uomini, donne o bambini che fossero) e si sparava al primo che cadendo trascinava con sé gli altri. Oltre ad ascoltare le testimonianze  dai sopravvissuti, sono stati aggiunti  dai docenti, ulteriori chiarimenti, dopodichè sono intervenute delle allieve che, attraverso dei contributi di riflessione (come letture a tema) o semplici interventi, hanno espresso le loro personali opinioni per poi dare vita ad un dibattito moderato dai professori che di tanto in tanto davano ulteriori input alla comune riflessione. Tale momento è partito dal ricordo delle Foibe per poi toccare gradualmente vari aspetti della vita dell’uomo e temi legati al diritto ed alla filosofia come il concetto di dolore e il rapporto tra vendetta e perdono. Insomma, al centro della giornata e del dibattito c’è stato l’uomo; uomo che, come detto dal professore Scarantino, in quel momento storico ha vissuto  uno stato di profonda confusione, in cui prevale la regola del più forte e dove gli altri diventano purtroppo “ vittime sacrificali (di altri uomini) che non ne riconoscono la dignità" .  Lo  scopo della giornata che abbiamo vissuto, è stato quello di sentirci sensibilizzati e coinvolti su quello che è stato uno dei più grandi orrori della storia; l’ entusiasmo e la partecipazione dimostrata dagli allievi hanno fatto sì che l’obbiettivo prefissato fosse pienamente raggiunto. Il messaggio trasmesso è che ognuno di noi deve capire i meccanismi che hanno portato a grandi tragedie come quella delle Foibe, e interiorizzare quei valori che permettono di evitarle. L’ unico modo affinchè tutto questo avvenga è il confronto ed il dialogo : ciò che si è voluto realizzare in questa giornata; ciò che ha reso questa inconsueta lezione un’ esperienza da rifare per favorire negli studenti l’acquisizione di quei valori spesso sopiti, di cui sono portatori  per farli divenire finalmente protagonisti attivi dell’apprendimento.

Isabella Scalise

Gli apprendisti Ciceroni premiati da Mons. Vincenzo Bertolone

Si conclude la prima fase del progetto APPRENDISTI CICERONI  brillantemente condotto dai nove allievi della classe VE e dai sei allievi della classe VA del LICEO SCIENTIFICO, che giorno 23 Novembre 2012  hanno accompagnato e fatto conoscere alle scolaresche ed alla cittadinanza la struttura Museale Diocesana di Catanzaro (MUDAS), itinerario d’arte e di fede quasi del tutto sconosciuto al territorio.

Gli allievi guidati dai docenti referenti Celi, Filoramo e Gagliardi, hanno illustrato, anche con interventi in lingua inglese le  opere conservate, non a caso tra le  finalità del FAI e quelle del nostro Istituto un ruolo di primo piano è occupato dallo sviluppo e dalla conoscenza del territorio e del suo patrimonio storico-artistico e ambientale; in tale ottica  il progetto s’ inserisce nell’ambito di un più ampio piano dell’offerta formativa che con grande sensibilità, i docenti ed il Dirigente Luigi A. Macrì, intendono portare avanti nel corrente anno scolastico.

La premiazione avverrà in data 18 Febbraio 2013 nell’incontro presieduto dall’Arcivescovo di Catanzaro Squillace Mons. Vincenzo Bertolone.

Le iniziative di promozione e conoscenza del nostro patrimonio artistico proseguiranno con le giornate FAI di primavera che coinvolgeranno gli stessi allievi e gli stessi docenti nella comprensione e nella promozione del restauro della Chiesa di Montercorvino.

 

 

 

Segreteria

Per tutti i plessi dell'istituto la segreteria è situata presso la sede centrale dell'Istituto in via   C.  Pisacane   c.da  Giovino - 88100   CATANZARO

 

 

ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA

PER STUDENTI E FAMIGLIE

  DALLE ORE ALLE ORE E DALLE ORE ALLE ORE
lunedì   10.00 13.00      
martedì 10.00 13.00      
mercoledì 10.00 13.00   14.30 17.30
giovedì 10.00 13.00      
venerdì   10.00 13.00      
sabato  10.00 13.00      

 

          

Enrico Fermi

Fermi, Enrico (Roma 1901 - Chicago 1954), fisico italiano naturalizzato statunitense, noto per aver ottenuto la prima reazione nucleare controllata. Si laureò nel 1922 presso la Scuola Normale di Pisa e nel 1927 venne nominato professore di fisica teorica all'Università di Roma, presso l'Istituto di via Panisperna. Qui ideò un nuovo tipo di statistica per spiegare il comportamento degli elettroni, protoni, neutroni e di altre particelle subatomiche, successivamente dette fermioni. Dopo un intenso periodo di attività sperimentale, elaborò una teoria matematica sul decadimento beta che confermava l'ipotesi di Wolfgang Pauli sull'esistenza del neutrino; dal 1934 in poi, in collaborazione con Edoardo Amaldi, Ettore Majorana, Bruno Pontecorvo, Franco Rasetti ed Emilio Segrè, si occupò della produzione di radioattività artificiale bombardando gli elementi con i neutroni. Per questo secondo studio fu insignito, nel 1938, del premio Nobel per la fisica.

Dopo aver ritirato il premio a Stoccolma, Fermi decise di non far ritorno in Italia per via delle persecuzioni razziali del regime fascista (sua moglie era ebrea), emigrando con la famiglia negli Stati Uniti, dove divenne professore alla Columbia University. In quell'epoca egli era profondamente convinto dell'importanza delle sue ricerche al fine di produrre energia atomica e realizzò la prima reazione a catena di fissione nucleare controllata nel dicembre del 1942 presso l'Università di Chicago, lavorando per il resto della seconda guerra mondiale a Los Alamos (New Mexico) alla progettazione della bomba atomica Successivamente per motivi etici si oppose al progetto della bomba all'idrogeno.

Dopo la guerra, nel 1946 divenne professore di fisica e direttore del nuovo Institute of Nuclear Studies dell’ Università di Chicago e, come era avvenuto nel periodo romano, anche a Chicago lo raggiunsero studenti da ogni parte del mondo. La sua carriera fu interrotta dalla morte prematura per cancro. L' Enrico Fermi Award, istituito per onorarne la memoria, viene assegnato ogni anno alla personalità che maggiormente si sia distinta per lo sviluppo, l'impiego e il controllo dell'energia atomica. Tra le sue opere: Introduzione alla fisica atomica (1928), Molecole e cristalli (1934), Particelle elementari (1951).

Dove Siamo

Liceo Scientifico

Via C. Pisacane c.da Giovino 

88100 Catanzaro

Tel.  0961/737678

 

Liceo delle Scienze Umane

Viale Crotone 

88100 Catanzaro

Tel. 0961/31040   

 
 
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