LA VIOLENZA IN UN CLICK

Cyberbullismo, cybersesso, cyberstalking, grooming: conoscere per difendersi

LA VIOLENZA IN UN CLICK

Al “Fermi” di Lido due incontri formativi su: “dipendenze del nuovo millennio” e “tutela dei minori”

Giovedì 21 febbraio 2013 si è tenuto ,presso l'Auditorium del Liceo delle Scienze umane "E. Fermi" di Catanzaro Lido, un incontro formativo dal tema“Il virtuale è reale”, ossia dipendenze da Internet: come difendersi. L'incontro nasce dal Protocollo d' intesa instaurato tra il nostro Liceo, diretto dal dott. Luigi A. Macrì, e la Fondazione "Città Solidale" Onlus”, una realtà che ormai opera da diversi anni nella provincia di Catanzaro e si occupa di dare sostegno e accoglienza a tutti coloro che vivono situazioni di disagio. La Fondazione, diretta da Padre Piero Puglisi, agisce sul territorio attraverso le sue numerose case-famiglia e di prima accoglienza, gestite da vari operatori sociali. La collaborazione tra il Liceo e la Fondazione inizia nel mese di novembre, con l'iniziativa "Volontiamo", portata avanti da alcune classi dell’Istituto guidate dalle prof.sse M. Giacoma Cassarà, M. Beatrice Mancuso e Maria Prospero, che si sono occupate di svolgere attività di volontariato presso una delle strutture  di "Città Solidale". L’ incontro è stato tenuto dalla dott.ssa  Bongarzone, psicologa che opera all’interno della Fondazione e ha visto la partecipazione della dott.ssa Procopio e dell'avvocato Stefania Figliuzzi, presidente dell’associazione “Attivamente coinvolte” . Dopo un breve indirizzo di saluto da parte della prof.ssa Cassarà, la dott.ssa Bongarzone, attraverso l'uso di slide e filmati, ha focalizzato l’attenzione sulla relazione che può intercorrere tra le varie sempre più diffuse forme di  violenza e le nuove tecnologie. Sempre più spesso infatti  si sente parlare di cyberbullismo, cyberdipendenza e grooming: sono le nuove forme di violenza, quelle del terzo millennio; violenze che non avvengono più nelle vita reale, ma in un mondo virtuale, eppure non per questo meno pericolose e oppressive di quelle fisiche, perché le implicazioni psicologiche sono forse maggiormente crudeli.  La vittima di cyberbullismo infatti  può essere raggiunta ovunque e in qualunque momento, anche in casa propria. Le cronache testimoniano l’aumento smisurato di vittime che  nei casi estremi trovano nel suicidio l'unico modo per sfuggire lo stato di sofferenza. Il cyberbullismo dunque  non è un gioco! Video imbarazzanti o frasi minatorie caricate in rete, vissute dai bulli come semplici scherzi, mettono in pericolo, offendono, umiliano a tal punto chi ne è colpito, da rendere impossibile la sopportazione di un fardello così ingombrante. Che dire poi del grooming, termine inglese che sta ad indicare l'adescamento dei minori online, favorito dall'anonimato, grazie al quale molte persone perverse adescano ragazzi e ragazze sui social network approfittando della loro ingenuità. Senza negare i lati ormai innegabilmente positivi di Internet, è evidente quindi che i giovani vadano educati ad un corretto utilizzo del web!

La proiezione di filmati, video, cartelloni e lavori realizzati dalle ragazze delle classi coinvolte, in particolare III-IV-V C, III-V D, III G hanno trasformato l’incontro in una autentica giornata-studio caratterizzata da interesse e partecipazione , ma anche da coinvolgimento emotivo. Specie nella proiezione di filmati che mostrano come spesso la violenza da “virtuale diventa reale”. Ne è testimonianza l’altro tema scottante affrontato nella seconda parte dell’incontro dedicato alla violenza subita dalle donne, una vera piaga sociale e una tematica così delicata e attuale, che in un Istituto come il nostro non può non essere affrontata. La dott.ssa Procopio e l’avvocato Stefania Figliuzzi, hanno puntato l’attenzione sui meccanismi storico-culturali che rilegano la donna sempre in una posizione inferiore rispetto all'uomo di cui spesso è vittima, attraverso testimonianze dirette di donne le quali hanno vissuto questa grande tragedia che le ha segnate nel corpo e nello spirito.

 Infine è stato proiettato un video realizzato dal Ministero delle Pari Opportunità, con il coinvolgimento di numerosi partners tra i quali la Regione Calabria, Città Solidale, e altri enti tutti intenti a tutelare le donne che vivono in situazioni di disagio, il quale attraverso il racconto di storie vere ha voluto costituire un invito a tutte le donne che subiscono molestie (fisiche o psicologiche che siano) a denunciare e ad avere fiducia nelle istituzioni.”Giornate come questa – affermano le ragazze coinvolte -dovrebbero essere realizzate in tutte le scuole perchè solo sensibilizzando le nuove generazione si potrà fare in modo che la violenza venga sconfitta.”

Altrettanto interessante e in linea con il primo, anche il secondo incontro formativo tenutosi il 26 febbraio 2013, destinato ai docenti, in cui sempre la dott.ssa Bongarzone ha coinvolto i presenti alla riflessione su un tema altrettanto interessante: violenza sui minori. Fin dove può spingersi la responsabilità degli adulti, docenti, operatori sociali, genitori, nel momento in cui si viene a conoscenza di situazioni a rischio o di effettivo pericolo per un giovane? Quali le responsabilità, i limiti, i doveri , gli obblighi morali e civili? Fin dove ci si può o ci si deve spingere anche contro la volontà delle famiglie? Il tema ha suscitato favorevoli e interessanti riflessioni, guidate con professionalità  dalla dott.ssa Bongarzone  verso un’unica certezza: tutti abbiamo il dovere di denunciare ogni forma di violenza, sia quella subita direttamente dai minori, si quella inflitta alle tante donne che inevitabilmente si riflette sui minori. E a questo proposito l’intervento dell’avvocato Figliuzzi  è stato un invito a riflettere su questa realtà coinvolgendo direttamente i giovani con iniziative di vario genere , affinchè vengano educati all’unica certezza scaturita dall’incontro: nessuna violenza può essere tollerata!

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